ALLA SCOPERTA DI ROMA COL TRAM 19
di Giulia Guarino - 28 aprile 2014
Qual è il modo migliore per visitare tutti gli aspetti di una città se non quello di prendere il tram storico per eccellenza?
Se si è in viaggio a Lisbona è d’obbligo fare un giro sul 28, come è vivamente consigliato salire sullo storico Tram Blu di Barcellona.
Se parliamo di Roma la quantità di tram che attraversano le strade della Capitale è innumerevole ma il più “anziano” è sicuramente il 19.
Il 19 nasce nel 1975 e copre il tragitto più lungo e completo della capitale percorrendo circa 14 chilometri. Attraversa quartieri tra loro completamente diversi, da Parioli-Prati arriva fino a Centocelle.
Se si è in viaggio a Lisbona è d’obbligo fare un giro sul 28, come è vivamente consigliato salire sullo storico Tram Blu di Barcellona.
Se parliamo di Roma la quantità di tram che attraversano le strade della Capitale è innumerevole ma il più “anziano” è sicuramente il 19.
Il 19 nasce nel 1975 e copre il tragitto più lungo e completo della capitale percorrendo circa 14 chilometri. Attraversa quartieri tra loro completamente diversi, da Parioli-Prati arriva fino a Centocelle.
Il 19 marzo 2014(l’affinità dei numeri potrebbe non essere casuale) è stata inaugurata una mostra dedicata proprio al tram in questione. La mostra prende il nome di Capolinea 19, è ospitata dallaGalleria La Stellina ArteContemporanea al Pigneto ed è a cura di Stella Bottai. L’idea messa in scena è davvero interessante. Si sono fatte incontrare due personalità distinte tra loro che però avevano, senza saperlo, un filo rosso che le univa.
Parliamo di Sergio Ceccotti, grande pittore e incisore che vanta due partecipazioni alla Quadriennale di Roma e al padiglione italiano della Biennale di Venezia e che ha esposto in città come Roma, Parigi Firenze, Bruxelles, Buenos Aires ,Uppsala e Tokyo, e di Edoardo Albinati autore di diversi libri di narrativa e poesia tra i quali Il polacco lavatore di vetri da cui è stato tratto il film di Peter Del Monte La ballata dei lavavetri.
Da una parte i dipinti enigmatici e intriganti di Ceccotti, dall’altra le descrizioni minuziose e gli scorci quotidiani di una Capitale a tratti caotica e a tratti placida. Come cornice perfetta la sapiente organizzazione da parte della curatrice Stella Bottai che ha saputo accostare ai dipinti del Ceccotti testi tratti dal libro 19 di Albinati. E così in una piccola Galleria d’Arte Contemporanea assistiamo a ciò che viene definita “commistione nelle arti”, in un solo istante i dipinti in mostra hanno così tanti livelli di lettura da sembrare testi letterari, e le parole di Albinati invece sono così nitide e descrittive da permettere le formazioni di vere e proprie immagini. per continuare a leggere clicca qui
Parliamo di Sergio Ceccotti, grande pittore e incisore che vanta due partecipazioni alla Quadriennale di Roma e al padiglione italiano della Biennale di Venezia e che ha esposto in città come Roma, Parigi Firenze, Bruxelles, Buenos Aires ,Uppsala e Tokyo, e di Edoardo Albinati autore di diversi libri di narrativa e poesia tra i quali Il polacco lavatore di vetri da cui è stato tratto il film di Peter Del Monte La ballata dei lavavetri.
Da una parte i dipinti enigmatici e intriganti di Ceccotti, dall’altra le descrizioni minuziose e gli scorci quotidiani di una Capitale a tratti caotica e a tratti placida. Come cornice perfetta la sapiente organizzazione da parte della curatrice Stella Bottai che ha saputo accostare ai dipinti del Ceccotti testi tratti dal libro 19 di Albinati. E così in una piccola Galleria d’Arte Contemporanea assistiamo a ciò che viene definita “commistione nelle arti”, in un solo istante i dipinti in mostra hanno così tanti livelli di lettura da sembrare testi letterari, e le parole di Albinati invece sono così nitide e descrittive da permettere le formazioni di vere e proprie immagini. per continuare a leggere clicca qui
Quando arrivare al capolinea (del tram 19) non è un brutto segno. Albinati vs Ceccotti
Quando i segni della crisi ci si infiltrano sotto la porta di casa tutti i giorni costringendoci a nascondere sotto il letto, si dice che ormai siam giunti al capolinea! Se qualcuno invece si decide a spezzare l’isolamento andando al lavoro o, in mancanza di esso, vagabondando per la città, magari a Roma prende il tram 19 e, nel secondo caso, da capolinea a capolinea. Chi invece si sente più raffinato, a torto o a ragione, e preferisce rincorrere l’ineffabile nelle sue forme più quotidiane, vorrà magari recarsi alla mostra Capolinea 19 presso la galleria d’arte contemporanea La Stellina a Roma, area Pigneto, dove i rimasugli di una ordinaria esperienza della metropoli si declinano sia in forma visiva sia in forma di scrittura. Dell’aspetto artistico è responsabileSergio Ceccotti con i suoi quadri, realizzati in un arco temporale che va dagli anni ‘80 ad oggi, mentre la letteratura è presente grazie a pagine estratte dal romanzo 19 di Edoardo Albinati ed appese accanto ai quadri come a completare il corpus indiziario di un’indagine peculiarmente frammentata e screziata a volte di sottile inquietudine che può ricordare, ma da lontano, per caleidoscopica inconcludenza e intreccio tra spaccato borghese e popolare, quella del commissario Ingravallo ne Quel pasticciaccio brutto di Via Merulana di Gadda.
Quando i segni della crisi ci si infiltrano sotto la porta di casa tutti i giorni costringendoci a nascondere sotto il letto, si dice che ormai siam giunti al capolinea! Se qualcuno invece si decide a spezzare l’isolamento andando al lavoro o, in mancanza di esso, vagabondando per la città, magari a Roma prende il tram 19 e, nel secondo caso, da capolinea a capolinea. Chi invece si sente più raffinato, a torto o a ragione, e preferisce rincorrere l’ineffabile nelle sue forme più quotidiane, vorrà magari recarsi alla mostra Capolinea 19 presso la galleria d’arte contemporanea La Stellina a Roma, area Pigneto, dove i rimasugli di una ordinaria esperienza della metropoli si declinano sia in forma visiva sia in forma di scrittura. Dell’aspetto artistico è responsabileSergio Ceccotti con i suoi quadri, realizzati in un arco temporale che va dagli anni ‘80 ad oggi, mentre la letteratura è presente grazie a pagine estratte dal romanzo 19 di Edoardo Albinati ed appese accanto ai quadri come a completare il corpus indiziario di un’indagine peculiarmente frammentata e screziata a volte di sottile inquietudine che può ricordare, ma da lontano, per caleidoscopica inconcludenza e intreccio tra spaccato borghese e popolare, quella del commissario Ingravallo ne Quel pasticciaccio brutto di Via Merulana di Gadda.
Eco dalle Città
Capolinea 19, a Roma una mostra dedicata alla linea più lunga della capitale
Con le tele di Sergio Ceccotti verranno celebrati a Roma la comodità ed il romanticismo dei nostri tram. Fino al 28 aprile sarà possibile ammirarle alla galleria “La Stellina”
mercoledì 23 aprile 2014 08:50
I tram sono il mezzo che più di tutti assomiglia allametropolitana per rapidità, lunghezza del percorso ed emissioni. Alcuni, anche per la frequenza del passaggio, sono proprio definiti delle “metropolitane leggere di superficie” .
INSIDEART
Sergio Ceccotti, Tram 19
ARTRIBUNE DEL 14.04.14
Testi e immagini: Edoardo Albinati e Sergio Ceccotti per il tram 19
LaStellina ArteContemporanea, Roma - fino al 18 aprile 2014. Lo storico tram 19 non collega soltanto i capolinea che dal centro arrivano in periferia e viceversa, ma unisce anche pittura e scrittura. La giovane galleria del Pigneto presenta allora “Capolinea 19”, personale di Sergio Ceccotti arricchita da testi di Edoardo Albinati. Scritto da Giuseppe Arnesano | lunedì, 14 aprile 2014 per continuare a leggere clicca qui
Exibart del 8.4.14
di Manuela De Leonardis
di Manuela De Leonardis
Capolinea 19. Personale di Sergio Ceccotti e testi di Edoardo Albinati
La Stellina Arte Contemporanea, Roma
Attraversare la città e guardarla dal finestrino. Una mostra fa dialogare uno scrittore ed un pittore. Un racconto di una metropoli e delle sue differenze
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pubblicato martedì 8 aprile 2014
"...al capolinea in piazza dei Gerani ci arrivo da solo e il conducente smonta spegnendo le luci, chissà se ne ripartirà un altro, di 19, mi chiedo, nella piazza non ci sono gerani né un’anima viva e senza occhiali da vista tutto è confuso e tenebroso...”, scrive Edoardo Albinati.
Un’ora e quaranta minuti è il tempo impiegato dal 19 - storico tram romano - per attraversare la città e le sue realtà. Un viaggio che è anche un attraversamento di classi sociali, tempi storici, memorie personali.
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di Manuela Boggia |
Le strade della metropoli viste dal tram
Da Prati a Centocelle, passando per i Parioli, San Lorenzo e Prenestino. È un viaggio da una parte all’altra di Roma il tragitto dello storico tram 19, la linea su ferro più lunga della capitale. Oltre 14 km di rotaie che attraversano la città dal centro alla periferia. i
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PAGINA 99 WE Sabato 22 marzo
@diconodioggi
IL TEMPO DI Gabriele Simongini
Da Prati a Centocelle, passando per i Parioli, San Lorenzo e Prenestino. È un viaggio da una parte all’altra di Roma il tragitto dello storico tram 19, la linea su ferro più lunga della capitale. Oltre 14 km di rotaie che attraversano la città dal centro alla periferia. i
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@diconodioggi
LE COOL - Capolinea 19 di Marianna Pedone
Dove?
LaStellina ArteContemporanea
Via Braccio da Montone, 93 - 00176 Roma
Guarda la mappaQuando?
inaugurazione ore 18.30 . Fino al 18 aprileQuanto?
gratis
E’ bello prendere il tram se hai tutta la giornata libera e nessuna fretta, solo in quei casi puoi godertelo a pieno e guardare realmente dal finestrino, notare le strade, la gente seduta accanto a te. Il 19 parte dal vaticano e arriva a Centocelle, si fa le vie con i nomi dei fiori, poi quelle dei popoli antichi, delle regine, dei parioli, delle milizie e degli imperatori, il suo è un viaggio storico dentro la città. Con questa personale Sergio Ceccotti ci invita a fare un giro con lui sul tram, per seguire trame misteriose che ricordano i film noir ma anche paesaggi familiari e quotidiani, compagno di questo viaggio sarà Edoardo Albinati, autori di diversi testi narrativi tra cui una serie di racconti dedicati al caro vecchio 19. Io non prendo spesso il tram perché mi hanno detto che i primi del mese si incontrano dei loschi figuri che urlano:
biijjettooooo pregooooo! bijiettoooooooooo
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