Una rassegna di 16 foto in bianco e nero scattate in quelle parti del globo dove ancora tutto scorre secondo leggi tradizionali, ma in cui gli unici elementi colorati sono i simboli della cultura occidentale, che invadente si insinua come mezzo di emancipazione, lasciando tutto il resto immutato. Emblemi di progresso solo esteriore, che mietono vittime e tolgono qualsiasi altro desiderio di evoluzione.
Nella filosofia del ''Whitecubealpigneto'' la rappresentazione dell'opera esce dal ristretto ambito del quadro, in questo caso della fotografia, e fluttua nello spazio, attraverso l'estrapolazione di quell'unico fattore di disturbo rispetto al contesto culturale locale, rappresentato dall'artista.
Nell'allestimento della mostra gli oggetti colorati di rosso vengono riproposti materialmente al di fuori dell'opera, a simboleggiare l'estromissione di quell'elemento estraneo all'ambiente, per far riemergere il naturale equilibrio di quei popoli confusi dalle incursioni della cultura occidentale.
Da sinistra verso destra : Rossella (la gallerista), Marco (l'artista), Flavia (aiuto gallerista) Elisabetta (figlia gallerista) |
Foto del vernissage |
Francesca Leone durante l'allestimento della mostra |
Marco Palombi decide la disposizione delle fotografie |
(articolo del 30/01/2010)